VOLLEY Roma potrebbe rinunciare ai Mondiali 2014

  

Foto di gruppo per il Comitato Organizzatore di Roma dei Mondiali femminili 2014 (al centro Andrea Scozzese)

 I Mondiali al tempo della crisi. Se fare sport è diventato complicato, organizzare nel 2014 un mondiale di volley femminile chiesto quando i soldi ancora giravano può risultare impresa non semplice.
        Andrea Scozzese è il presidente del Comitato Organizzatore locale di Roma, che dovrebbe ospitare l’Italia nella fase iniziale. Settembre sarà il mese decisivo per concretizzare progetti e speranze.
        «Sappiamo che ci sono priorità più rilevanti nel sociale, ma il mondo dello sport è traino anche per l’imprenditoria e quindi per il lavoro. Siamo in attesa del supporto del Comune, della Regione, di quel che resta della Provincia e della Camera di Commercio»

  I Mondiali maschili del 2010 furono un evento di successo.«Quasi centomila presenze. Ma stavolta non possiamo contare solo sul pubblico. Per il Mondiale bisogna costruire un budget e responsabilizzare il territorio per ridurre i costi all’inverosimile e avere una partecipazione radicata, consapevole, importante. Anche se i costi sono incomprimibili, come ad esempio il PalaLottomatica, che assorbe metà budget. Se il totale è di un milione di euro, 500.000 euro se ne vanno per il PalaEur»
        Ci sono dei vincoli anche nel reperimento di risorse extra.
        «Ci sono regole da rispettare rispetto al comitato centrale e allo stesso PalaLottomatica, che ha i suoi sponsor. Ma tutti hanno mostrato disponibilità al riguardo. Il Coni ci dà una grande mano, Malagò è disponibilissimo. Per i trasporti sarà fondamentale l’aiuto delle Forze Armate. Anche Lottomatica e Acea hanno già confermato concretamente che ci sarà supporto»
        Andrea Scozzese, memore della sua esperienza di gioventù con il Tor di Quinto di pallamano (74 presenze in Nazionale), non vuole arrendersi alla crisi. E’ convinto che ci sia una strada praticabile per fare sport e con il suo Volleyrò ha già dato un saggio della strada percorribile.
        «Vogliamo mettere questa vitalità nel mondiale e portarlo alla gente. Chiediamo aiuti adeguati ai tempi, il momento imprenditoriale è difficile. Saranno Mondiali responsabili. Vogliamo dimostrare che possiamo fare queste cose con quel che abbiamo: idee e uno sport di base forte.Vogliamo far innamorare le persone, sollecitare la passione, il volontariato. Questo tipo di sport vive solo con questa equazione: poi anche il mondo imprenditoriale deve fare la sua parte, dare un contributo, su un evento mondiale unico. In generale è il modello di sport che deve cambiare»

Settembre sarà un mese decisivo. Perchè ancora non ci sono certezze.«La Fipav ha stanziato una base importante - conclude Scozzese - ma occorre che Comune e Regione ci diano il minimo indispensabile che ci serve.Fino a che non avremo conferma degli impegni, tutti visti al ribasso, rispetto al 2010 non possiamo dire con certezza che Roma ospiterà il Mondiale. Nonostante il volley sia il primo sport femminile a Roma e nel Lazio. Con tante importanti iniziative legate, dalla scuola alla scienza dell’alimentazione e della nutrizione. Noi abbiamo avvicinato la nave al porto, speriamo che le istituzioni ci diano la possibilità di farla attraccare»



Pubblicato sul Corriere dello Sport

Etichette: ,