E’ una strana estate quella che sta vivendo Eleonora Lo Bianco. Trentaquattro anni, 524 partite con la maglia azzurra e nel palmares tutte le medaglie che la Nazionale ha conquistato sotto la guida di Bonitta e Barbolini. E’ una strana estate perchè per la prima volta non è impegnata nell’attività della Nazionale e non per sua scelta, nè per altri motivi. Semplicemente non è stata convocata. Nelle ultime tre stagioni ha indossato la maglia del Galatasaray Istanbul e nel prossimo campionato avrà le righe gialloblu del Fenerbahce.
Eleonora non tradisce nemmeno in quest’occasione il suo abituale riserbo, per cui nessuna polemica anche nel momento della grande amarezza.
«Sono a casa perche ci sono state altre scelte, che rispetto totalmente. Marco mi ha chiamata a marzo, mi ha detto che le sue scelte erano diverse. E pensare che mi ero presa un periodo di riposo l’estate scorsa, era un lavoro mirato al mantenimento, per avvicinarmi meglio ai Mondiali. E devo dire che fisicamente sto benissimo, mai stata meglio. Negli ultimi anni ho sempre lavorato estate e inverno senza mai fermarmi, dal 1997 che gioco senza mai tirarmi indietro. Naturale che il sovraccarico con cui si va a stressare il corpo necessita di lavori particolari. Bisogna rinforzare la muscolatura, sostenere la schiena e magari ogni tanto rallentare se si avverte un affaticamento»
Quando Tai Aguero ha rinunciato le è balenata l’idea che potesse essere richiamata?
«Onestamente non ci ho pensato piu di tanto, per come conosco Bonitta sapendo che aveva compiuto scelte diverse, non ci ho creduto».
E’ stato difficile per lei accettare questa esclusione?
«Sicuramente mi fa soffrire molto non poter partecipare al mondiale, restare fuori in un’occasione come questa. Poteva essere l’ultimo anno per me, chiudere la carriera azzurra col Mondiale in casa. Sì, ho patito abbastanza»
Ma non per questo le è passato l’amore per la maglia azzurra...
«Le ragazze le seguo, la Nazionale è sempre nel mio cuore. Guardo le partite, anche se ammetto che è difficile guardare e pensare che non posso più mettere quella maglia che per me ha significato tantissimo. Ho trascorso 17 anni senza togliermi quella maglietta azzurra...Quando c’è l’inno mi emoziono tantissimo, devo allontanarmi dalla tv...»
Ai Mondiali del 2002, che vinceste, toccò a Maurizia Cacciatori restare fuori a sorpresa. Pensa ci sia un’analogia con quanto sta vivendo lei ora?
«Puo essere, un pochino la mia esclusione può somigliare. Avevo messo in conto che la carriera prima o poi prevede di passare il testimone, ci sono cicli. Pensavo che non fosse il momento... Ma Bonitta aveva scelto un progetto con Tai al palleggio, aveva grandi speranze e io lo rispetto»
Sarebbe stata disposta a lottare partendo alla pari?
«Il Mondiale sarà lungo e pesante e l’obiettivo talmente importante...Con la Ferretti avremmo potuto lavorare insieme per raggiungere lo scopo. Non sarei partita pensando di essere la titolare, avrei pensato di stare allo stesso livello, avremmo potuto darci una mano in una stagione cosi dura. Sarebbe stata la stessa situazione con Ferretti e Aguero».
Lucia Bosetti la raggiungerà in ritardo al Fenerbahce...
«L’ho chiamata prima e dopo l’operazione. Non ci voleva proprio, lei era importante, sa dare equilibrio. Purtoppo può capitare. Ora sarà durissima per lei, ma è giovane e saprà riprendersi. Penso che comunque in Nazionale c’è gente di valore e durante il Grand Prix la squadra potrà trovare l’equilibrio cosi da avere sicurezze e intese maggiori ai Mondiali, dove potrà fare bene»
http://www.corrieredellosport.it/volley/2014/08/07-372238/Lo+Bianco%3A+%C2%ABSperavo+di+giocare+il+Mondiale%C2%BB
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