CALCIO I grandi ex di Juve e Napoli. E Altafini divenne core 'ngrato

 






C'è un episodio che è il simbolo della lunga serie di grandi ex, giocatori che hanno indossato sia lamaglia del Napoli che quella della Juventus, in ordine sparso. Campionato 1974-75, decima giornata di ritorno in un torneo a 16 squadre che assehna due punti a partita e non tre come oggi. Juventus prima, Napoli secondo a due punti. Al Comunale, quel 6 aprile, la partita è inchiodata sulla parità, ma all'88° il grande ex da poco in campo (in quella stagione aveva il bel vizietto di segnare subentrando dalla panchina con il numero 13), la risolve segnando il gol sognato dal popolo bianconero ma facendo piangere e infuriare i suoi ex tifosi partenopei. Al San Paolo il giorno dopo, su un cancello, apparve la scritta Josè core 'ngrato.  Grazie anche a quella vittoria, la Juve tenne a bada il Napoli e vinse il campionato con due punti di vantaggio sugli azzurri.
 Non proprio la stessa cosa ma nemmeno gli juventini presero bene, tanti anni dopo, la simulazione di Zalayeta ex bianconero, che in maglia napoletana propiziò un rigore decisivo.
Dino Zoff si mise in luce nel Napoli, ma per vincere scudetti (ben sei) e coppe dovette andare alla Juventus. Il grande Omar Sivori eroe bianconero andò a chiudere la carriera al San Paolo.
Ciro Ferrara, scugnizzo napoletano, arrivò alla Champions in bianconero. Fabio Cannavaro dal Napoli alla Juve via Parma e Inter. E poi ancora Amoruso, Pecchia, Fonseca e Mauro, oggi opinionista di Sky.
Ma non è finita qui: Lippi, Marchesi, Blasi, Damiani, Di Canio, Blasi, Corini, Corradini, Quagliarella, Carmignani, Ametrano, Fusi, Baccin (ma solo nelle giovanili juventine), Padovano, Ranieri (l'attuale tecnico del Leicester capolista della Premier League). Più indietro nel tempo, Vojak e Mihalic.

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