VISTO DA...GAETA Religioni e dogmi incrollabili



di Roberto Gaeta
Tutte le religioni coltivano specifiche credenze sovrannaturali e i loro fedeli credono fermamente in dogmi che, contrastando con l'esperienza della realtà naturale e non potendo trovarvi conferma, risultano inverosimili a chi non vi aderisca. Nulla più dei postulati sovrannaturali crea inoltre una linea di demarcazione tra fedeli di religioni diverse, tutti risolutamente convinti della verità dei propri dogmi ma increduli che i fedeli di altre religioni possano essere altrettanto convinti dei loro.
Perché allora le credenze sovrannaturali sono una caratteristica così universale delle religioni ? Considerando che il credere e il rispettare i dogmi, comporta di solito oneri elevati per i fedeli, deve esistere una ragione ben precisa nell'evoluzione e nella riuscita di una religione.
Le spiegazioni più semplici, non reggono di fronte a nessun studio antropologico. Non è né frutto di ignoranza né prova della fallibilità umana, ma hanno avuto (e purtroppo hanno) uno scopo ben preciso nella nostra evoluzione umana.
Fino a 10000 anni fa, un essere umano poteva appartenere solo ad un gruppo di cacciatori-raccoglitori, contenente al massimo una ventina-trentina di esseri umani. In questo tipo di società umana non vi era alcuna necessità di una religione organizzata, in quanto ogni componente del gruppo doveva lavorare, e cioè o doveva cacciare o raccogliere piante e frutti. Nessuno poteva essere escluso in quanto in questo tipo di società non esiste l'accumulazione del cibo. È anche vero che in questo tipo di società poteva esistere lo sciamano, ma anche lui non era esentato da niente e doveva fare tutto quello che facevano gli altri.
Quando circa 10000 anni fa, con l'avvento dell'agricoltura, iniziarono a formarsi le chefferies (riunione di più tribù) e successivamente le prime comunità statali, si crearono delle eccedenze di cibo, ed una organizzazione del lavoro differenziata. L'eccedenza di cibo ha portato la nascita di caste di comando, e il loro parassitismo, era accettato dalla popolazione per vari motivi, tra i quali la gestione e l'organizzazione di una società sempre più complessa, sulla distribuzione del cibo, e sull'obbedienza.
Per ottenere l'obbedienza ogni società umana che ha attraversato questo passaggio tribù --> chefferies --> stato, ha inventato una religione, ed è per questo motivo che sono esistite innumerevoli religioni. I dogmi sono una delle basi (non l'unica), per ottenere l'obbedienza dal popolo. Da qui nasce l'esigenza base di ogni religione di far dimostrare la propria dedizione e la propria aderenza attraverso una sorta di "distintivo".
È per questo che gli "attestati" di religiosità comportano sempre sacrifici gravosi: il tempo necessario a imparare e a praticare regolarmente rituali, preghiere e canti, oppure a compiere pellegrinaggi, risorse elargite in forma di offerte, donazioni o sacrifici animali, la pubblica proclamazione di credenze irrazionali e inverosimili, l'ostentazione di mutilazioni permanenti e dolorose.
Nonostante tutto ciò sembri assurdo, bisogna tenere conto, che queste modalità assurde sono state negli ultimi 10000 anni quelle che hanno permesso agli esseri umani di cooperare tra di loro, in società come le chefferies o gli stati, dove non si aveva più a che fare solo con famigliari come nelle tribù precedenti. La religione ha permesso di catalogare gli estranei come appartenenti allo stessa chefferies o stato.
Purtroppo, le religioni avranno ancora un loro scopo per molto tempo, fino a quando spero si potrà arrivare a rispettare tutti gli esseri umani semplicemente perché sono esseri umani.

Quindi dogmi come:
- una donna non fecondata da alcun uomo restò incinta e diede alla luce un figlio maschio, che dopo la morte fu trasportato in un luogo detto paradiso, situato in cielo (cattolici)
- Gli uomini che sacrificano la vita combattendo per la propria religione saranno trasportati in un paradiso popolato da bellissime vergini (islam)

saranno presenti ancora per moltissimo tempo.

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