CALCIO Porto-Juventus 0-2


Nonostante la vigilia decisamente particolare, con il caso Bonucci spedito da Allegri (e dalla società) in tribuna dopo la lite senza scuse di venerdi scorso, sul finire della partita con il Palermo, la Juventus ha superato di slancio e senza alcun patema la trasferta di Oporto. Stavolta ci sta a ritenere che la promozione ai quarti di finale di Champions League, dopo il 2-0 inflitto al Porto, sia ora vicinissima. Guai a dare la pratica per scontata, ma è chiaro che per i portoghesi sarà molto difficile ribaltare il risultato allo Stadium o anche solo andare ai supplementari.
Le note positive. Il risultato, anche se il 3-0 mi avrebbe soddisfatto di più (quel tiro di Khedira ha mancato la rete per questione di centimetri, nella fase finale del secondo tempo). 
L'assenza di pericoli corsi da Buffon. Il Porto non ha avuto nemmeno un'occasione da rete. Per molti il Porto è apparso ben poca cosa, una squadra modesta. In realtà penso che molto sia dipeso dalla Juventus, perchè Casillas & C. in Champions spesso hanno fatto soffrire i loro avversari.
Poi è chiaro che l'espulsione di Telles ha acuito il divario tra le due squadre. Davvero sciagurati e inutili i due fallacci commessi dal giocatore del Porto nel giro di un minuto, entrambu sulla linea del fallo laterale, ai danni di Cuadrado e Lichtsteiner. Il Porto, al di là delle dichiarazioni spavalde, ha dimostrato di temere molto la Juve, scegliendo un atteggiamento prudente, restando molto chiusa anche prima di rimanere in dieci uomini.
E la Juve ha dominato, senza discussioni, dimostrando di avere quella pazienza predicata più volte da Allegri. Prima o poi il Porto si sarebbe stancato, prima o poi la Juve avrebbe segnato. 
Nella serata mi è piaciuto particolarmente Pjanic, più deciso e protagonista nevralgico del gioco bianconero. Bravo anche Khedira, che gli schemi hanno portato più volte a rendersi pericoloso. 
Discorso a parte per i due marcatori, entrambi subentrati dalla panchina e subito calatisi in partita: primo gol in bianconero per Pjaca al 72', raddoppio di Dani Alves al 74'. Due sostituzioni decisive, che consentono al tecnico bianconero di dimostrare come da qui in avanti come e più di prima, c'è bisogno di tutti e tutti possono essere protagonisti, al di là del minutaggio.
Cosa ha funzionato meno? Beh, non c'è dubbio che la manovra è risultata spesso troppo lenta, anche se c'era l'intento di allargare le maglie strette di un Porto asserragliatosi nella sua metà campo, spesso nella sua area. La tendenza alla lentezza, ai ghirigori insistiti, può diventare controproducente contro altri avversari. E sull'ultimo passaggio si sono dissolte possibili palle gol.
Messa in cassaforte l'ipoteca della qualificazione, ora c'è da comporre la vicenda Bonucci-Allegri. Con i fatti e non solo a parole, va messo un punto per ripartire senza rischiare autogol.

La curiosità
http://leandrodesanctis.blogspot.it/2014/04/calcio-lidea-del-porto-ad-ogni-eta-il.html 

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